Che cosa è il Travel Massive?

È il più grande meet up mondiale dell’industria del turismo!

Il web ha accorciato tante distanze, ha dato modo a molte persone di avere un’opportunità di business, ma quello che accade davanti ad un buon bicchiere di vino ha sempre un altro effetto, soprattutto per noi Italiani.

Il Travel Massive nasce a San Francisco, persone con interessi in comune, il turismo, che si incontrano per confrontarsi e arricchirsi, se ne parla sul web, l’hashtag corre [#TravelMassive],  l’idea piace e come succede nella nostra epoca, diventa virale. Così in pochi anni il Travel Massive si diffonde in 50 città del mondo, da Cape Town a Sidney a Toronto e non poteva che non atterrare anche in Italia.

Personalmente sono stata invitata a diversi Travel Massive in giro per il mondo, durante le conferenze di settore e l’ho sempre ritenuto un momento molto utile, a volte più utile di giornate intere di appuntamenti al WTM di Londra.

Così ad Ottobre durante il TBEX di Dublino, ho chiesto a Ian, il fondatore, se erano interessati a crearne uno anche a Roma e lui mi ha investito di questa stupenda opportunità.

Per le grandi avventure c’è bisogno di un compagno di spessore e io ho scelto il migliore sul mercato, Matteo Pennacchi di aroundtheworldtours.com.

Il 2 Luglio abbiamo organizzato il primo Travel Massive a Roma, a Testaccio al Ristornate La Moderna, nel cuore autentico della mia amata Roma.

Io e Matteo Pennacchi

L’obbiettivo del Travel Massive è quello di far conoscere le persone e far sviluppare dei rapporti, quindi si inizia da un gruppo piccolo per poi farlo crescere poco a poco, quando le persone si iniziano a conoscere.

Per tale ragione hanno partecipato al primo evento circa 60 persone, si è avuta la possibilità reale di scambiare due chiacchiere con tutti quelli verso i quali ci poteva essere un reale interesse.

La serata è stata organizzata grazie alla sponsorship di Bla Bla Car azienda leader europea nel ride sharing.

Alla domanda, come è nata l’idea, Patrick ha spiegato: “era sotto le vacanze di natale, il fondatore è un ragazzo francese, doveva raggiungere la sua famiglia, ma i treni erano tutti pieni, si è messo sul ciglio della strada per cercare un passaggio, ha osservato che la maggior parte delle macchine non viaggiava a pieno carico, ma quasi nessuno si fidava nel offrire un passaggio ad uno sconosciuto, così si è unito un vecchio concetto come quello dell’autostop ad una nuova tecnologia!

L’aspetto importante di questa genesi è il pensiero laterale, guardare un limite come un’opportunità. L’epoca dell’autostop non è finita è solo cambiata! Non si va più a Kabul in vespa, si va a Milano dividendo i costi!

Così io e Matteo abbiamo condotto una tavola rotonda sull’uso della creatività nel turismo, molte persone fanno cose straordinarie anche senza rendersene conto. Così abbiamo chiesto alla platea di condividere alcuni loro progetti creativi per ispirare gli altri, per confrontarsi su strategie possibili. Dopo tutto non pensi che una cosa sia possibile fino a che qualcuno non decide di farlo.

Sono emerse idee molto valide, come Together Network, un cross insiprational place al centro di Trastevere. Una casa che ospita turisti e residenti, ma soprattutto che offre un luogo comune a disposizione di chiunque ne abbia bisogno, basta registrarsi sul sito e proporre una attività in loco o prenotarlo per trasformarlo in un  set di un video o di un servizio fotografico. Si parte da un concetto semplice, la casa, e lo si infarcisce di quello che è la passione del proprietario, le persone!

Hanno parlato anche i fondatori di 1000Italy un app che mette in contatto gli ambassadors locali italiani con i turisti, prevalentemente russi e cinesi, che vogliono vivere l’Italia in una maniera più genuina. Il loro progetto ha una struttura alle spalle davvero interessante è il classico esempio, che l’idea creativa non è tutto, devi anche avere il cervello per prevedere ogni alternativa.

Parano di creatività non solo le start up,ma anche gli enti del turismo, molti ormai vedono fuori dalla scatola. L’Ente del turismo di Malta ha illustrato alla platea il Blog Island Project, al quale ho partecipato anche io ad aprile, invitare influencer del web, dargli i presupposti per lavorare, ossia una casa, trasporti, un budget ed informazioni, e lasciarli liberi di esplorare a proprio piacimento il luogo, liberi di gestire il proprio tempo in maniera più congeniale con il proprio lavoro. A volte le cose più semplici portano a risultati maggiori.

Si è parlato di molto e poi si è parlato tra di noi, a volte basta un commento, un progetto per far capire a due persone che hanno del possibile terreno in comune, dopo tutto tutte le relazioni sono uguali! Basta la scintilla e allora accendiamola!

Si è parlato di molto e poi si è parlato tra di noi, a volte basta un commento, un progetto per far capire a due persone che hanno del possibile terreno in comune, dopo tutto tutte le relazioni sono uguali! Basta la scintilla e allora accendiamola!

Quello che differenzia le persone che lavorano anche con i social media è che il “discorso” non si limita mai solo al fisico, ma continua anche su un piano digitale, infatti durante l’evento sono state raggiunte più di 84.000 accounts su Twitter.

Il progetto mio e di Matteo è di organizzare un evento ogni due mesi circa, in modo da creare continuità, ma anche dare alle persone il tempo per poter sviluppare nuovi progetti.

Se siete su Roma e siete interessati a ricevere gli inviti ai prossimi eventi basta iscriversi qui sotto.

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